intorno

omerico, isterico, generico, chimerico, clisterico

Archivi per il mese di “ottobre, 2016”

Le nuove frontiere della chirurgia: il caso del trapianto di pisello

Il trapianto di pene effettuato tre mesi fa su di un giovane sudafricano, al quale il suo era stato amputato per una circoncisione mal riuscita, ha avuto pieno successo.

Il nuovo attrezzo era stato prelevato da un cadavere e innestato sul ventunenne.

A soli tre mesi da lieto evento riesce ad avere anche delle erezioni (!) e in una di queste occasioni è avvenuto il miracolo: la sua compagna è incinta. (fonte LaStampa.it)

Funziona bene.

Prevedo nuovi scenari ultrafantascientifici per la donazione di organi.

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Il sabato del villaggio e quello della fabbrica

Sabato quindici ottobre Duemilasedici,  ore quattordici, soleggiato, temperatura dell’aria ventisette gradi centigradi: andiamo a lavorare!

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rumore

Uno dei film che mi piace da sempre è “The getaway” del 1972 di Sam Peckinpah, con bel Steeve McQueen e quella gran bella donna di Ali MacGraw. Mentre scorrono i titoli iniziali, lui è in carcere, lavora in un filatoio presso la casa di pena, in attesa di uscire. Il frastuono di fondo ossessionante delle macchine .

Ecco. Io ogni giorno rivedo questa scena.

Il rumore in fabbrica dove lavoro somiglia tanto a quello e me lo richiama alla mente. Ripetuto. Senza soluzione di continuità per ore ed ore. Mi fora il cervello.

Tra delirio e realtà.

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Niente paura

È solo il rumore del tempo che passa.

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A volte ritorno

Ho in tasca un succoso contratto di lavoro di ben undici giorni.

Cosa voglio di più dalla vita?

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Della critica cinematografica, se di Cinema si può parlare nel caso specifico

Dopo nove mesi sono tornato al cinema.

Al Paesello non c’è una vasta scelta, un film a settimana e quello che capita capita. Questa volta è capitato l’ultimo episodio della saga di Bridget Jones. I primi due li ho visti e mi hanno risolto i problemi di stitichezza.

A me Renée Zellweger non piace per niente, come donna e pure come attrice. Adesso che si è rifatta piace anche meno.

In un’ottica di socialità e di sforzo di vivere tra gli altri esseri umani non ho rifiutato, a priori, la proposta di amici di andarci.

Il film è assurdo, noioso, scontato e buonista, in due parole: uno schifo.

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Del valore aggiunto e delle dure leggi dell’economia

Con l’inizio dell’esperienza del lavoro manuale è partita in me, in maniera automatica, la comparazione del prezzo di ogni oggetto o servizio con quello che è il valore della mia paga oraria.

Confrontare quanto costa in termini di sudore della fronte e dolori alle dita e alla schiena, un maglione o un litro di latte, uno spettacolo al cinema o curare una carie.

Nel più dei casi è una cosa sconfortante. Il sudore è svenduto.

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Gentilezze, vizi e cose utili

Io non voglio leggere e-book. Posso leggere quotidiani, dispense professionali ma libri no.

Ho bisogno di carta, di toccare, annusare, del rumore delle pagine e del segnalibro e pure di perdere il segno.

Il mio lessico si sta impoverendo, i resti del mio cervello sono rinsecchiti all’aria di ottobre.

E’ tempo di correre ai ripari, non posso attendere oltre. Mi regalo dei libri e mi impongo di prenderne una dose ogni giorno, come uno sciroppo (come una supposta, no) che mi curi.

Devo farlo, sono mesi che rimando adducendo le scuse più assurde.

Sì, riesco a prendermi per il culo.

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Di quelle storie che farebbero ridere se non fosse che fanno piangere

Un baldo trentenne, di notte, nel bresciano, si è introdotto in casa di una donna che vive sola.

E’ andata in camera da letto, l’ha imbavagliata e l’ha violentata. L’ha minacciata di non dire nulla a nessuno altrimenti sarebbe tornato. (fonte LaStampa.it)

Una storia di violenza agghiacciante. Terribile.

Lei ha ottantasette anni.

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Cerco segnali positivi guardando il cielo: piove a dirotto

In attesa che mi dicano se la prossima devo tornare al lavoro e i conati di vomito al pensiero di tornare in quel posto, mi vivo questo venerdì di pioggia battente e pensieri bui.

Oggi sento il peso di ogni cellula che mi compone.

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