Childhood’s end
Io penso che neppure da adolescente mi comportavo così. A tratti mi viene da ridere e pure da piangere.
Una specie di gioco leggero e quasi inconsistente. Questo il mio punto di vista; dal suo punto di vista, quello di Maria, magari non accade nulla e sto facendo tutto io con la fantasia. Per lei sono solo una specie di amico con cui mostra aspetti che ad altri (forse) non mostra.
Stamattina mi sono avvicinato alla sua postazione, era salita su di uno sgabello, le ho chiesto del colloquio di sabato scorso. Ha preso la mia mano destra tra le sue, tempo fa rimase meravigliata da fatto che ho le mani calde, e poi ha posato la mia mano sulla sua coscia. Tutto questo mentre parlavamo.
Ho sentito il tessuto di jeans sotto i polpastrelli insieme alla consistenza di lei, per qualche attimo e l’ho tolta velocemente per non creare imbarazzo (da parte mia).
Nel corso della mattinata e del pomeriggio ci ho parlato ancora e almeno in un paio di occasioni ha toccato le mie mani.
Probabilmente sono io perverso e ci voglio leggere un comportamento un filino anomalo rispetto a quello corretto e formale tra amici, soprattutto se di sesso diverso.
Se penso all’età che ho e queste cose e le mie considerazioni mi fanno sentire sciocco.