intorno

omerico, isterico, generico, chimerico, clisterico

Archivi per il mese di “marzo, 2023”

One day closer to death

Ero là che passeggiavo ascoltando un brano dei Pearl Jam.

Mi è tornato in mento il mio ex collega Guido di Ferrara, lui amava i Pearl Jam.

Da lui sono passato alla sua ragazza: Dina. Bella donna, Dina.

Dina è morta di cancro una quindicina di anni fa.

Il cerchio è chiuso.

Quindi ho ripensato ai dottori che quando leggono i miei referti lasciano intendere che la recidiva è praticamente scontata. Bisogna tenere sotto controllo determinati campanelli d’allarme, e poi mi salutano con un accorato “in bocca al lupo”.

Alla prossima.

Un fine settimana fuori al mese toglie il medico di torno (anche se non fa rima)

Negli ultimi mesi ho passato almeno un fine settimana in giro, lontano da casa. Mi fa bene.

Staccare dalla ruotine.

Il medico di torno non l’ho mica tolto. Tra un paio di mesi faccio un paio di prelievi per degli esami istologici, tanto per tenere la tensione al livello giusto.

Intanto organizzo qualcosa da fare per aprile.

E poi torna l’ora legale: finalmente tanta luce!

La voglio!

Concita

Ho seguito con interesse l’intervista in tv della De Gregorio. Avevo già letto alcune anticipazioni al mattino.

Ha rivelato di aver scoperto un tumore e di essere stata operata l’estate scorsa.

L’aspetto che mi ha colpito di più è stata la sua confessione di essere una persona malinconica e di aver desiderato di morire, per cui, la morte, non la spaventa più di tanto.

Mi ci sono ritrovato.

Ieri poi ho letto che la tennista Navratilova è guarita da un nuovo attaco di un cancro, 13 anni dopo averlo sconfitto. Ha avuto paura di non arrivare al prossimo Natale ma ce l’ha fatta. dopo tredici anni. Tredici.

Io non ci penso al Natale. Penso a domani e alle due visite mediche che farò. Non saranno risolutive. E’ passato solo un anno e mezzo, per me, dall’operazione.

Amen

Fly me to the moon

Il mio bisnonno paterno è morto a 97 anni. Lui ha avuto 3 mogli e alla fine era rimasto vedovo. Io avevo un paio di anni quando se ne è andato non me lo ricordo.

Lui diceva di aver visto il mondo e citava i nomi di paesi nei dintorni di dove viveva. Credo sia stato addirittura una volta a Napoli.

Durante l’ultimo volo di rientro dalla Francia pensavo che son stato in 6 aeroporti italiani, 11 europei e 11 nordamericani, ho preso un centinaio di aerei. Tra le persone che conosco sono l’unico ad essere stato più volte a New York e San Francisco che a Parigi o Londra.

Alla fine mi sono sentito come il mio bisnonno.

The final cut: storia vera di un tumore del cazzo

All’occhio attento non sarà sfuggita la notizia. Nel turbinio di informazioni a cui siamo sottoposti quotidianamente non è difficile trovare quelle davvero importanti, basta selezionare.

E’ la storia di un sessantenne a cui è stato diagnosticato un tumore del pisello. Sesondo l’urologo era ad uno stadio avanzato e andava amputato tutto: pisello e cancro.

L’intervento è riuscito alla perfezione. Paziente salvo! (ma senza pisello)

Il successivo accertamento istologico ha rivelato una ottima notizia: non era un tumore quello che aveva il paziente!

Lui ha tirato un sospiro di sollievo, ma poi ci ha ripensato e ha fatto causa al medico e alla Asl per ottenere un risarcimento di centomila euro.

Non so se si tratti di una storia da includere tra quelle a lieto fine o no.

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