intorno

omerico, isterico, generico, chimerico, clisterico

Archivi per il mese di “aprile, 2015”

Stati comatosi avanzati

Ho dormito undici ore (dopo sedici di lavoro). Pazzesco!

Non ho memoria di una prestazione di questo livello negli ultimi trenta anni.

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Brevi considerazioni intorno al calendario e i giorni non vissuti

Sono sempre di più i giorni in cui, lavorando sedici ore, sarebbero da cancellare dal calendario.

Ho un credito per i giorni non vissuti.

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Laltro me: quando il dottor Gechil si prende gioco del signor Aid

Questa notte l’altro me, quello iscritto ad un Ordine professionale, con la pergamena nel cassetto, si prendeva gioco di quello che assemblava pezzi sulla catena di montaggio.

Una parte di me odia gli Ordini tutti, circoli esclusivi di gestione di poteri di nicchia più o meno estesi, e l’altra ci si è iscritta per incoerenza.

Il primo invitava l’altro ad infilarsi la pergamena su per il retto.

E vissero tutti felici e scontenti.

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padri e figli

Ogni santo giorno ed ogni volta che incontro mio padre, lui mi chiede se lavoro e che orario devo fare.

E’ ossessionante.

E devo pure rispondere educatamente.

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Sole & umore: è una grande e bellissima giornata (anche al paesello)

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Luoghi comuni e asocialità

Non mi dispiace frequentare luoghi affollati.

Mi piace molto osservare le persone: i volti, le andature, l’abbigliamento e altri dettagli.

L’importante è tenere tutti a debita distanza.

Ho paura di specchiarmi in loro.

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Breve considerazione conclusiva intorno al lavoro notturno e dintorni

Mi piace vivere la notte.

La notte dà un sapore diverso a tutto.

(il sapore di questo lavoro non è così appetibile)

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A posteriori: come è andata a finire la notte angosciante

Dopo i convenevoli di rito di inizio turno di lavoro, ho inforcato le cuffiette e mi sono perso in un mondo di note.

Il tempo è volato.

Stanotte si replica, senza nutella però.

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Langoscia

Dover uscire adesso di casa, sapendo di dover passare otto ore in piedi, al lavoro, a maneggiare attrezzi e masturbare cerniere e altri cazzi (nel senso buono), mi mette una grande angoscia.

Per stemperarla ho cenato con biscotti abbondantemente inzuppati nella Nutella e tante patatine.

Non avrò calo di zuccheri questa notte!

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Diritto di cittadinanza onoraria

Considerato che si ripetono sempre più numerosi giorni in cui passo sedici ore al lavoro e solo otto fuori, la direzione di fabbrica mi ha concesso la cittadinanza onoraria e le chiavi.

Proporzionalmente cresce l’importo della busta paga e, per uno come me che si prostituisce solo per denaro, è elemento non secondario. Finché dura.

Sono commosso.

Ricordatevi di me nelle preghiere laiche e non.

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