Sign your name
Il modo in cui oggi scrivo la A, che è la iniziale del mio nome, lo decisi nell’estate dell’81. Era luglio. Ero al mare in Puglia.
Non ero soddisfatto della grafia di quella A quando firmavo.
A pensarci bene adesso, non è che a 16 anni ci fossero tante occasioni in cui dovevo firmare documenti o scrivere il mio nome.
Ricordo di un pomeriggio in spiaggia, eravamo un gruppo di ragazzi. Avevamo spalmato della sabbia su di un lettino e, non so per quale ragione, scrivevamo i nostri nomi con le dita. C’era una ragazza, Margherita, ricordo che quando feci delle prove su come rappresentare la A in modo più accettabile e gradevole, lei approvò la forma che ancora oggi uso quando firmo.
Ogni singola volta che scrivo il mio nome penso a quel giorno.
Bellino!