Domenica, nonché vigilia di Natale, al lavoro. Fino a mezzogiorno.
Vado da Maria e le racconto di aver dormito poco. Sono rammaricato di non poter ricambiare il regalo che lei ha fatto a me. Mi racconta della sua notte tranquilla e del fatto di lasciare sempre socchiusa la finestra e di non averla chiusa perché c’era vento perché dorme senza pigiama.
Interessante.
Entra nel mio ufficio quando sta per andar via. “Fatti fare gli auguri”, mi dice.
Mi alzo e ci abbracciamo. Un abbraccio stretto stretto. Proprio come l’estate scorsa, i corpi appiccicati. Sento il suo piccolo seno schiacciarsi contro il mio petto.
Ma è normale abbracciarsi così?
Le stampo un bacio sulla guancia destra e ci salutiamo.
Ci rivediamo mercoledì.
p.s. forse sono stato io a stringerla troppo, eppure sono certo che lei ha fatto lo stesso con me.